Scheda

Amgyfel Riwka Sara



Famigliari compresenti: marito
Coniugato/a con: Goldberg Joseph (Josef) Israel
In Italia a: Milano
In Italia da: /
Percorso di internamento: Cagli (PS) dall' 8/3 al 3/12/'43, quando viene arrestata. Scarcerata e di nuovo internata, il 30 dicembre tenta la fuga ed è nuovamente incarcerata. Scarcerata il 24/3/'44, viene internata a Sant’Ippolito (PS).
Ultima località o campo rinvenuti: Sant'Ippolito (PS)
Deportato: no
Ucciso in Italia:
Dopo la fuga e/o la liberazione a: /
Fonti:

ASP; LDM; EFo; VER; AR.ANPI; GCER.


Presente fasc. in ASP: no
Profilo biografico:

I suoi dati presso l’Archivio di Stato di Pesaro sono contenuti nel fascicolo del marito Joseph Goldberg

I riferimenti ai periodi di internamento della moglie non sono sempre univoci. Per oltre un anno lei rimane a Milano separata dal marito già internato, poi nella primavera del ’43 lo raggiunge in Provincia di Pesaro. A Cagli, prima sede che i coniugi conosceranno in tale territorio, dimorano in casa privata in una via del centro, via Purgotti presso Clelia Tornari. 

Quando il 3 dicembre ’43 con l'ordine di arresto generalizzato vengono fermati, il rapporto dei carabinieri rimarca le pessime condizioni di salute di entrambi (lei ha subito diversi interventi chirurgici) per cui sono scarcerati pochi giorni dopo e posti "in altro luogo idoneo" in attesa di essere inviati in campo di concentramento. Sono tenuti insieme "in quanto si assistono a vicenda e uno ha bisogno delle cure dell'altro", come sottolineano le forze dell'ordine.

Il 30 dicembre i due coniugi tentano la fuga ma sono ripresi e incarcerati. I loro nomi compaiono nella lista delle 18 persone recluse nel carcere mandamentale di Cagli, una parte delle quali fugge grazie all'incursione partigiana del 17 marzo '44. Nel carteggio conservato presso l'ANPI di Pesaro e intestato a Verbobsek, autore della liberazione dei prigionieri, è presente la lista in lingua slava dei 18 carcerati (l'originale si trova presso il Museo della Liberazione di Lubiana) e qui il nome di Riwka (Regina) è scritto Rosenfeld Rive anziché Amgyfel.

Per l'episodio della fuga anche in rapporto al partigiano Samuele Panichi, si vedano la scheda di Joseph Goldberg   e quella di Leopold (Poldo) Verbovsek.

Il 24 marzo '44 il marito di Riwka viene giudicato non idoneo al campo di concentramento per ragioni di salute e scarcerato, mentre lei, considerata idonea, è liberata per assisterlo. L'internamento riprende a Sant'Ippolito (PS) in quanto le autorità proprio quel giorno decidono di sgomberare la città di Cagli dagli internati a causa dei bombardamenti. Il 27 marzo i Goldberg firmano il verbale di diffida presso il nuovo commissario prefettizio.

Quattro mesi dopo, esattamente il 27 luglio '44, come sappiamo dal Libro della memoria, Riwka viene arrestata a Forlì da italiani e incarcerata. Morirà in eccidio il 17 settembre seguente per mano tedesca presso il campo d'aviazione cittadinoLa localizzazione dell’arresto per lei e per il marito lascia aperti degli interrogativi in quanto non è segnalata una fuga della coppia da Sant'Ippolito, dunque non si spiega come abbiano raggiunto Forlì. Più probabile che il fermo sia avvenuto in territorio pesarese.