Internati ebrei e non ebrei a Sassocorvaro nel periodo bellico

I risultati della nostra ricerca sull’internamento durante il periodo bellico sono stati presentati Domenica 27 Gennaio 2013 presso il Teatrino della Rocca. Più di venti gli internati ebrei che hanno vissuto un periodo di segregazione nel comune di Sassocorvaro. Di ciascuno di essi nel database è consultabile la scheda individuale, comprensiva delle fonti. Nella lista seguente per gli stranieri sono indicati il paese d’origine e la nazionalità, qualora non coincidente con lo Stato stesso. Inoltre, abbiamo riportato il periodo di permanenza nel comune, la disponibilità della fotografia con il volto del perseguitato e la notizia dell’eventuale deportazione. 

 Internati ebrei

1- Alex Ilse Austria dal 7/11/’41 al 3/12/’43.

2- Barer Chaia Polonia dal 12/3/’41 al 3/12/’43.

3- Bondy Giovanni Austria dall’11/2/’42 al 28/2/’42.  Foto.

4- Braun Elvira Austria (naz. Cecoslovacca) dal 7/11/’41 al 3/12/’43.

5- Cameo Angelo da aprile a settembre 1941.  Foto.

6- Di Porto Vitale dal 28/5 a settembre 1941. Foto. Deportato.

7- Fano Goffredo Salvatore dal 1/1/’41 al 15/9/’41. Foto.

8- Franchetti Leonardo dal 13/9/’40 a gennaio ‘42. Foto. Deportato.

9- Hausner Teodoro Ucraina (naz. palestinese) dal 3/3/’41 al 30/9/’43.

10- Jarach Lazzaro dal 2/10/’42 al 19/12/’42.

11- Levi Giuseppe dal 5 al 30/11/’40.  Foto.

12- Levi Salomone da dicembre 1941 a maggio ‘42. Deportato.

13- Maestro Bruno Trieste (naz. austriaca), anno scolastico ‘43/’44.

14- Meyer Edith Germania dall’ottobre ’42 al 12/5/’44.

15- Moscati Anselmo dal 9/7/’41 al 20/9/’41. Foto.

16- Ottolenghi Giorgio da novembre ’40 a luglio ’41. Foto.

17- Pavoncello Cesare dal 3/1/’41 al 3/9/’41.  Foto.

18- Piperno Giuseppe dal 7/9/’40 al 13/3/’41.  Deportato.

19- Prochaska Francesco Slovacchia dal 11/12/’41 al nov. ’42. Foto.

20- Reich Albert Germania dal 8/11/’40 al 4/3/’41.

21- Saqui Giorgio da fine luglio a ottobre ‘41. Foto.

22- Spagnoletto Mario dal 22/11/’40 al 10/5/’41 Foto. Deportato.

23- Viola Samuele Ungheria da dicembre ’41 a marzo ’42.  Foto.

 

Internati non ebrei

 Tra i non ebrei si contano diversi oppositori al regime fascista e appartenenti a nazione nemica. Anch’essi venivano trasferiti frequentemente, quindi nell’arco temporale che va dal 1940 al 1944 la stessa persona può essere presente in diversi comuni della provincia e non solo. Per l’attribuzione delle fonti ai singoli casi si veda alla sezione complessiva Internati non ebrei in Provincia di Pesaro. Laddove l’indicazione non compare si deve intendere che i dati sono tratti dall’archivio comunale. Dall‘opera di Silvano Tiberi, Gli anni di guerra. Sassocorvaro nella seconda guerra mondiale, emerge l’aiuto da parte di una cittadina del posto, Eurosia Carboni, nei confronti di un ebreo internato, medico. 

  1. Bagagli Serrano, di Rino e Marchetti Livia, nato a San Miniato (PI) il 28/8/1914, muratore “comunista”. Lo troviamo a Sassocorvaro nel maggio ’41. Già confinato, è iscritto nel CPC.
  2. Hennecken Giovanna, di Leo (Leonard Joseph) e Maria Louise Hubertine Vlengels, vedova Setti, nata ad Aquisgrana (oppure a Forst Bei Aarban o Brand) il 5/11/1902, di nazionalità tedesca. La sua vita appare avventurosa e inquietante.  Nella carta d’identità rilasciata a Milano nel ’40 è definita benestante. Era entrata in Italia nel ’32 e l’anno seguente aveva sposato Giuseppe Setti, il quale nel ’34 si suicidò. Ne seguì l’accusa nei confronti della ex moglie di esserne la causa. Sottoposta a giudizio per questo e per altri presunti reati, infine venne proposta per l’internamento. In provincia di Pesaro sarà internata a Sassocorvaro, dove compare nel ’41 fino a novembre quando è trasferita a Mercatino Conca, e di qui a S. Angelo in Vado dove resta da nov. ’42 a febb. ’43. (Archivi comunali di Mercatino Conca, S. Angelo in Vado e Sassocorvaro). Dopo il periodo di restrizione nel pesarese è trasferita nel campo di concentramento di Vinchiaturo (CB). La questura di Pesaro la segnala con parole pesanti e fa capire che fu allontanata dalla provincia sulla base dell’accusa di furto ai danni dell’affittacamere. Da Vinchiaturo l’internata chiede accoratamente la liberazione o almeno di poter vivere in un comune libero per far finire un isolamento dal mondo civile che le pesa troppo, e per curarsi adeguatamente. Ricorda di essere diventata italiana per matrimonio e di aver rifiutato l’offerta dell’ambasciata tedesca di farle riacquistare la cittadinanza perduta. Il 30 agosto ’43 viene trasferita nel campo di concentramento di Pollenza (MC), per donne straniere come il precedente. Nel marzo ’44 si trovava nel campo di Sforzacosta (MC) e di qui stava per essere deportata a Fossoli, presumibilmente con altri internati. Lei allora accusò un malore acuto durante il viaggio e fu ricoverata presso l’ospedale di Riccione. Lo sappiamo perché era ricercata per prestiti in denaro che aveva ottenuto da vaie persone e non restituito, dunque la polizia la stava cercando. Una volta guarita, raggiunse Forlì e si mise al servizio del comando germanico dell’aeroporto, poi rimase con le forze tedesche in altri compiti. Dopo la guerra si stabilisce a Napoli e chiede il riconoscimento delle traversie subite durante l’internamento senza riscuotere, pare, grande successo.
  3. Laugeri Giovanni, di Riccardo, nato a Genova il 1/03/1890, nazionalità inglese, internato a Sassocorvaro nel ’42 e a Cagli nel ’43. Ha due figli che vivono a Napoli.
  4. Micailovic Mainardi Dejanira, di Felice, in Petrovich, nata a Cremona il 23/8/1883. Internata in diversi comuni della provincia in quanto legata a un congiunto della regina Elena di Montenegro – Petrovich – contro la volontà della  regina stessa. A Mercatino Conca giunge nel marzo ’42 e vi resta fino ad agosto quando viene destinata a Piandimeleto. Nel maggio ’43 è presente a Fermignano. Poi è trasferita a Sassocorvaro, dove risulta sussidiata nell’ottobre di quello stesso anno. Qui vive presso la famiglia Mercatelli alla quale in seguito invia fotografie di sé e del marito presentato come fratello della regina. (A1, Archivio comuni di Sassocorvaro e Mercatino Conca)
  5.  Maccarone Gaetano, di Nicolò, proveniente da Adrano di Catania, dove è nato nel 1899. Fabbro, è definito “comunista”. Giunge a Sassocorvaro come internato dopo un periodo di restrizione a San Leo.

  6. Oulton Donald Eric, di William e Stawe Emilia, nato a Gateacre il 12/’9/1888, inglese, definito “possidente”. Internato nel settembre ’40 nel campo di concentramento di Scipione (PR) proveniente da Brescia, ben presto trasferito in quello di Montechiarugolo (PR) e a fine anno in provincia di Pesaro. Lo troviamo internato a Sassocorvaro nella primavera/estate ’42. Qui riceve mensilmente rimesse di denaro  dalla Legazione svizzera. A Urbania presente come internato nel maggio ’43. E’ ricordato anche per le sue abilità pittoriche. 

  7. Samengo Giovanni.

  8. Santucci Mario, nato a Perugia nel 1902, “comunista”.
  9. Uberti Uberto. Internato a Piandimeleto nel settembre e ottobre ’42, come sappiamo dalle lettere che gli indirizza da Urbania  l’internato ebreo Grün Alessandro, vissuto in precedenza nel comune. Nel gennaio ’43 Uberto è a Macerata Feltria, la sua firma compare in una lista di venti internati, in larghissima maggioranza ebrei. Uberto è presente poi a Sassocorvaro dove si unisce a un gruppo di donne ebree nella fuga segnalata nel maggio ’44 dai carabinieri. Le fuggiasche sono Braun Elvira in Alex e la figlia Ilse, e Mayer Edith. Uberto in quel momento ha 34 anni.