Scheda

Disegni (Di Segni) Lanciotto Armando



Didascalia:

Dalla scheda segnaletica della Questura di Pesaro del luglio '40.

Famigliari compresenti: fratello
Coniugato/a con: coniugato
In Italia a: Livorno
Percorso di internamento: Sant'Angelo in Vado (PS) dall' 8/7/'40 fino al 21 luglio '41.
Ultima località o campo rinvenuti: Sant'Angelo in Vado (PS)
Deportato: no
Ucciso in Italia: no
Dopo la fuga e/o la liberazione a: /
Fonti: ASP; ASCSAINV; Car.
Presente fasc. in ASP:
Profilo biografico:

Come il fratello Ernesto  era uno "stracciarolo" ambulante di Livorno.

Allo scoccare dell'entrata in guerra dell'Italia, nel giugno del '40, il Prefetto della sua città sottolinea quanto segue: "Non essendogli stata rinnovata la licenza di venditore ambulante, unico mezzo di sussistenza per sé e per la moglie anch'essa di razza ebraica, potrebbe svolgere attività non consentita." Per di più la stessa autorità fa notare che un figlio di Lanciotto nel '38 era stato radiato dal PNF "per mancanza di spirito tradizionalmente fascista".

Con l’emanazione delle leggi sulla razza, il mancato rinnovo della licenza di commercio ambulante era scattato anche per altri suoi concittadini e correligionari (si vedano le schede di Disegni Manlio, dei fratelli Bueno, di Funaro Ida e di Finzi Guido).

 L’internamento di Lanciotto a Sant’Angelo in Vado in Provincia di Pesaro dura circa un anno.