Scheda

Amsterdam Selma Sara



Famigliari compresenti: genitori e fratello
Coniugato/a con: nubile
In Italia a: Milano
In Italia da: Lodz, Polonia
Percorso di internamento: Fermignano (PS) dal 24/12/'41 al 3 dicembre '43 quando viene incarcerata a Urbino per restarvi fino a tutto maggio '44. Poi di nuovo internata a Fermignano.
Ultima località o campo rinvenuti: Fermignano (PS)
Deportato: no
Ucciso in Italia:
Dopo la fuga e/o la liberazione a: /
Fonti:

ASP; A2B, b.300; LDM; ASCFER; EFo; MaDon.


Presente fasc. in ASP: no
Profilo biografico:

Presso l’Archivio di Stato di Pesaro su di lei non c’è fascicolo, per i suoi dati si veda quello del padre Joseph David.

Lasciata Offenbach, dove viveva, a causa del clima di mancato antisemitismo venutosi a creare e che aveva visto la famiglia vittima delle violenze della "noote dei cristalli", nel luglio del '39 entra nel Regno dal Brennero. Con lei, i genitori Joseph David e Sara Jalka e i fratelli Arthur ed Eva Rachele. Hanno un permesso di tre mesi rilasciato dal consolato italiano di Francoforte.

Selma in realtà è figlia di una sorella di Sara Jalka, ma da lei adottata. La sorella Eva Rachele li lascia ben presto per la Gran Bretagna e poi per gli Usa.

Dopo un anno di permanenza a Milano, Arthur e il padre vengono internati ad Alberobello (BA) e  restano per un anno e mezzo nel campo di concentramento. Durante questo periodo Selma e Sara Jalka vengono mandate a lavorare in aeroporto. La madre chiede di poter riunire la famiglia in un comune, al fine di vivere insieme; Selma sottoscrive l'istanza.

Poi il 4 dicembre ’41 il ministero dell’interno dispone l'internamento di Selma e della madre in Provincia di Pesaro e il 18 le autorità milanesi le muniscono di foglio di via con mezzi di viaggio. Hanno cinque giorni di tempo per presentarsi in questura. La famiglia si riunisce a Fermignano. Le due donne nei documenti di Pesaro sono dette casalinghe.

La nipote Margo ha conservato cartoline postali dipinte a mano, inviate a Milano da Joseph Amsterdam e da Arthur durante la loro reclusione nel campo di concentramento di Alberobello (BA). In una di esse si trova una dedica per Selma da parte del fratello. Si veda la sezione Documenti e immagini: fotografie e disegni).

Per due anni gli Amsterdam vivono nel comune loro assegnato, poi il 3 dicembre '43 vengono arrestati e incarcerati a Urbino e in seguito a Pesaro. Il padre, liberato per primo nell’aprile del ’44 a causa di comprovati problemi di salute, chiede al questore la scarcerazione dei tre congiunti. Il rilascio di Selma affinché torni nella sede di partenza per assisterlo, è ritardato rispetto alla decisione del 10 maggio '44 a causa di una lettera, requisita, che lei invia a una conoscente, Rosetta Baronio. La polizia vuole informazioni sulla donna, che vive a Fermignano e che l’aiuta anche finanziariamente.

Dopo il ritorno in paese, dove suo fratello Arthur cerca invano di essere mandato, Selma viene catturata. Dal Libro della memoria sappiamo che è arrestata il 6 agosto da tedeschi e detenuta a Forlì carcere per morire in eccidio presso il campo d'aviazione di Forlì il 17 settembre '44. Con ogni probabilità l’arresto avviene nel paese stesso di Fermignano (Vedi Strage di Forlì).