Internati ebrei e non ebrei a Pennabilli durante il periodo bellico

 

E’ relativamente basso il numero degli internati relegati nel piccolo comune durante la seconda guerra mondiale, ma alcuni di loro sono ben presenti nel ricordo degli anziani anche per i legami stabiliti con la popolazione. La pagina dell’internamento in Alta Valmarecchia è stata presentata alla cittadinanza nel gennaio 2010. Di ciascun nominato è possibile visionare nel database la scheda comprensiva delle fonti.

Ebrei internati

 

  1. Aboaf Giacomo,
  2. Ball Moisè Arturo,
  3. Bijelic Zora,
  4. Levi Giuseppe,
  5. Linser Margarethe,
  6. Olschowski in Bing Irma,
  7. Pitigliani Benedetto,
  8. Ryza Moizek Leib,
  9. Saqui Giorgio,
  10. Schwarz Karl,
  11. Surma Giovanni,
  12. Venezia Alberto,
  13. Veneziani Ubaldo,
  14. Wilczec Miroslav.

 

Internati non ebrei 

Come per gli ebrei, gli internati politici venivano trasferiti frequentemente, quindi la stessa persona è presente in vari comuni della provincia per periodi più o meno lunghi dal 1940 al 1944. Per l’attribuzione delle fonti ai singoli casi si veda la sezione complessiva Internati non ebrei in Provincia di Pesaro

 

  1. Disdier famiglia. Nazionalità francese. Composizione: Mario, capofamiglia, di Giuseppe, nato a Saint Julien nel 1891; Francesca Louise Jouveau, di Battista, nata ad Avignon nel 1890; figli Charlotte del 1919 e Giuseppe del 1925. Prima di essere internati a Pennabilli, dove sono sicuramente presenti da febbraio a giugno ’43, erano soggetti alla stessa misura ad Arlena di Castro. (A1 e A2, Archivio comune Pennabilli)
  2. Gery Maria Celina, di Giulio, nata a S. Ethienne nel 1893, e figlia Darvidal (Dorvidal) Maria Antonietta, di Claudio, nata a S. Ethienne nel 1911. Internate a Pennabilli dove sono presenti nel maggio ’43. (A2)
  3. Giacalone Antonio, nato il 1/01/1890 a Malta da Diego e Susanna Lofata. Nazionalità inglese. Internato a settembre del ’40 nel campo di concentramento di Montechiarugolo (PR) proveniente da quello di Campagna (Sa). Trasferito nel campo di concentramento di Civitella della Chiana nel marzo ’41. Destinato poi alla provincia di Pesaro, giunge a Urbania nel gennaio ’42, a luglio è trasferito a Piandimeleto e in seguito a Pennabilli dove resta da febbraio ad aprile ’43. Ne viene allontanato per l’amicizia con l’internata ebrea Irma Olschowski.  (Invis, Archivi comunali)
  4. Guidi OttorinoNasce a Pisa il 28/7/1907. E’ studente universitario registrato al Casellario e deferito al Tribunale Speciale nel 1927. Internato a Pennabilli e da apr. ’42 a S. Angelo in Vado. A Pennabilli stabilisce contatti di amicizia con le figlie dell’internato ebreo polacco Laib Ryza. (CPC, LM-AM e Car)
  5. Igelfeld Felix, inglese. (Archivio comune Pennabilli)
  6. Plazzotta Enzo (Vincenzo), nato a Tolmezzo (Ud) il 24 marzo 1899, capitano degli alpini, poi ragioniere. Accusato di spionaggio, viene arrestato nel 1940 e destinato all’internamento libero per motivi di salute. Giunge a Pennabilli il 30 ottobre 1941. Fugge nel febbraio 1944, forse si unisce ai partigiani. Il suo nome è legato a quello della fidanzata Virginia Longhi, coraggiosa giovane di Pennabilli, uccisa dai fascisti. Plazzotta nel ’45 si costituisce parte civile assieme alla famiglia Longhi contro i responsabili dell’uccisione di Virginia. Morirà a causa dell’esplosione di una mina nel 1947.  (LM/AM e ricerche aggiornate di Anna Paola Moretti confluite nel 2023 nel saggio: Vittime senza giustizia, almeno la memoria. Angela Lazzarini e Virginia Longhi fucilate dai fascisti nel Montefeltro del 1944, Consiglio regionale delle Marche.
  7. Sommadossi Mario, di Dantenasce a Riva del Garda il 24/8/1913. Internato a Urbania, Fermignano e Pennabilli dove è presente nel ’43 e ancora dopo la guerra. A Pennabilli stabilisce contatti di amicizia con l’internato ebreo polacco Laib Ryza e con la sua famiglia. (LM/AM, Archivio comune Pennabilli) )

Oltre ad antifascisti e stranieri appartenenti a nazione nemica, troviamo a Pennabilli anche un folto gruppo di internati albanesi, giunti in due scaglioni tra dicembre 1940 e gennaio 1941. L’occupazione italiana dell’Albania nel ’39 aveva avuto come conseguenza  la nascita di forme di opposizione, stroncate con l’arresto e il confinamento in Italia. Nel caso presente, l’allontanamento durerà fino a luglio ’41. Dati anagrafici e nominativi sono tratti dall’archivio comunale.

  1. Besim Zyma di Menmet, medico, di anni 38,
  2. Kaci Prifti di Demetrio, albergatore, di anni 43
  3. Calivopulo Alessandro fu Giorgio, medico-chirurgo di anni 55
  4. Cipi Andon fu Giovanni, funzionario presso il Ministero delle Finanze, di anni 43
  5. Gafur Langu fu Osman, ingegnere capo-divisione, di anni 36
  6. Galip Juka fu Amit, dottore in scienze politiche, di anni 25
  7. Garuli Micco fu Michele, albergatore, di anni 45
  8. Kiko Germeni di Venesel, commerciante, di anni 34
  9. Jani Zoto fu Filippo, commerciante, di anni 30
  10. Kozma Cici fu Filippo, libraio, di anni 29
  11. Lame Kareco fu Demetrio, ex Ministro delle finanze, di anni 50
  12. Martini Todoni fu Simon, agente bancario, di anni 47
  13. Mitka Zizi fu Giovanni, sarto, di anni 70
  14. Pano Hido fu Pietro, insegnante elementare
  15. Papadopulo Demetrio fu Socrate, farmacista, di anni 32
  16. Prifti Andrea di Demetrio, commerciante, di anni 35
  17. Kanxeri Stavro di Demetrio, sacerdote greco-ortodosso, di anni 41
  18. Spiro Lito di Elia, medico-chirurgo, di anni 28
  19. Vasel Rupi fu Demetrio, commerciante.