Internati ebrei e non ebrei a San Leo nel periodo bellico

 

Solo quattro gli ebrei internati in periodo fascista, ma ricordati dalla popolazione. Di ciascun nominato è possibile visionare nel database la scheda, dalla quale risultano le fonti e il periodo di permanenza nel comune.

  1. Camerino Gino,
  2. Levi Giuseppe,
  3. Saqui Giorgio,
  4. Saralvo Leardo.

 

 Internati non ebrei 

Sono presenti nel comune altre tipologie di internati – stranieri e oppositori al Regime –  in periodi diversi e per tempi più o meno lunghi. Per l’attribuzione delle fonti si veda la sezione complessiva Internati non ebrei in Provincia di Pesaro.

  1. Federici Amedeo, di Fausto, nato a Monterotondo nel 1891, internato nel ’40 proveniente da Greci. (Archivio comune San Leo)

  2. Martina Attilio Paolo, di Giuseppe, nasce a Chiusa Forte (UD) il 22/9/1897. E’ muratore, celibe. Il prefetto di Udine nel luglio ’40 lo interna a Istonio Marina per vilipendio della nazione. Lo troviamo poi internato a Macerata Feltria ad aprile e luglio ’42, quando il commissario prefettizio dichiara che l’internato coltiva l’orto per il locale ospedale in cambio dell’alloggio. Nel settembre ’42 è trasferito a San Leo e subito incarcerato come misura preventiva. (Car, CPC , EMF e Archivi comuni Macerata Feltria e San Leo)

    Maccarone Gaetano, di Nicolò e Angela Buscemi, nasce ad Adrano (CT) il 10/4/1899. Fabbro, ex combattente. Dal prefetto di Catania viene segnalato come comunista, già confinato nel 1938. Lo troviamo internato a Villetta Barrea (L’Aquila), poi a San Leo sicuramente da dic. ’42 a gennaio ’43 quando è trasferito a Sassocorvaro. (M/M; Car e Archivio comune San Leo )

  3. Javonhey Olga Maria di Emilio e Georgette Vandomme, nata a Bracon il 24/01/1909, francese. Internata a San Leo  dove è presente nel ’40 proveniente da Ferrara. (Archivio comune San Leo)