Internati ebrei e non ebrei a Urbania durante il periodo bellico

L’incontro con la cittadinanza per ricordare la presenza nel territorio comunale di ebrei internati durante gli anni della seconda guerra mondiale si è tenuto il 20 febbraio 2014 presso la Sala Volponi. Con i ricercatori e gli amministratori locali, la testimone Anna Ancona che  da bambina visse il dramma del bombardamento della città in assenza dei suoi genitori, incarcerati per ragioni razziali. Particolarmente importante la documentazione presente nell’archivio comunale anche per la presenza di due registri con annotata la corrispondenza in partenza e in arrivo per gli internati nel ’42 e di un elenco con la corresponsione di denaro a loro favore da parte di privati. Le notizie riguardano sia ebrei che non ebrei, legati in qualche modo allo stesso destino, tanto che a volte continuano a scriversi anche dopo il trasferimento in altra sede.

Il numero di ebrei che si avvicendano nel comune in periodi diversi, entro l’arco temporale che va da giugno 1940 al 1944, è elevato, inferiore solo a quello di Macerata Feltria. Si tratta di 6internati, di cui 5stranieri e 6 italiani. I minori sono 9, fra cui una bambina che nasce a Urbania. Di ciascuno dei nominati si può consultare nel database la scheda comprensiva delle fonti.

Nelle diffide si impone agli internati di non uscire dai limiti comunali così precisati: 

  • Bivio con la strada per Piobbico;
  • Cimitero sulla strada per Fermignano;
  • Località Case Nuove sulla strada di Peglio;
  • Casa colonica Cà Derna sulla strada per Castagnolo;
  • Fornace Cellini.

Internati ebrei

 Adler Miroslav,

 Alex Ilse

Ancona Arrigo (caso particolare)

Ancona Paolo (caso particolare),

 Asseo Nissim,

 Brandweiner in Sell Alice (Ulike),

 Braum (Braun) Elvira

Cesana Rita (Margherita) (caso particolare)

Epstein Bernard

Fleisig David

Fleisig Hermine

Furcht Carlo,

 Grün (Grin o Grim) Alessandro

Grün (Grin o Grim) Pavel

Grüner Ludovico

Hapner Isak Eisig,

 Hapner Regina

Hapner Bella Lia

Helmann Michele,

 Helmann Ralph

Hes (Hess) Wolfang (Joel)

Hes (Hess) Joseph Israel,

 Hirszhorn (Hirzkorn) Lubomira

Jung Rosalia

Just Herman,

 Kaempf Priken Nessie,

 Katic Dusanka (Druscenka),

 Lande Isidoro (Ivo),

Levi Alberto

Levi Ester

Levi Moisè,

 Levi Salomone di Michon,

 Levi Ulderico (Tito)

Mandel Chaja Sara

Meyer (Mayer) Hirth Edith,

 Mladenovich Gligorie

Musikmann Herta

Nagler Max

Neumann Felix

Olschowski in Bing Irma,

 Paunzen (Paunzer) Rosa Sara

Popovic Risto (Nista),

 Presch (Preisch) Greta Sara

Pugliese Vittorio

Rosenzweig Mosè (Maurizio),

 Roth Etta Raisell

Schnitzler Robert

Schnürmacher Edoardo

Schwarz Paolo

Stawski Hans Wolf

Stiassni Ludwig

Szantò Giuseppe

Timan (Tiemann) Joseph Israel

Tocker Rebecca

Wegrzych Maria

Weigler Carlotta (Lotte)

Weiss Aron

Werczler Lazzaro,

Winter Emerico,

Zac Bassia.

Internati non ebrei

Stranieri e oppositori al Regime sono presenti nel comune in vari periodi. Come avviene per gli ebrei, sono trasferiti frequentemente, pertanto i loro nomi compaiono in diversi paesi della provincia. Per le attribuzioni specifiche delle fonti ai singoli nominativi e per ulteriori dati si veda la sezione complessiva Internati non ebrei in Provincia di Pesaro.

 

  1. Bellardje de Cagnot Luigi, di Giorgio e di Rossi Laura, nato il 6/06/1920 a Genova, nazionalità inglese, celibe, studente in ingegneria. Il 14 giugno ’43 giunge a Urbania dalla provincia di Viterbo, per la precisione dal grande campo per prigionieri di guerra di Vetralla, che in gran parte ospitò prigionieri inglesi. In totale vi furono segregate più di tremila persone. All’inizio del ’43 il campo venne chiuso e gli internati furono distribuiti in altre strutture, nel caso presente il comune di Urbania. Qui Bellardje riceve aiuti dalla Legazione svizzera. Nel 2015 il figlio George ci ha fornito ulteriori notizie: erano stati internati anche il  fratello più giovane di Luigi e i genitori (nonni paterni di George). Il nonno lavorava per i Lloyd a Genova. Gli altri tre congiunti in seguito vennero mandati in Inghilterra, mentre suo padre rimase internato fino a quando decise di fuggire da Urbania per unirsi agli oppositori al regime, forse gruppi di partigiani locali, fino all’arrivo degli alleati. (Archivio comune Urbania).
  2. Bournique Melchiorre, di Carlo, nato a Napoli, coniugato, di nazionalità francese. Giunge da Arezzo nel maggio ’42 e vi ritorna dopo poche settimane. (Archivio comune Urbania)
  3. Cattaneo Emilio, di Carlo,  nato nel 1906 a Milano come la moglie e la figlia, internate con lui. Si tratta rispettivamente di Ambrosetti Emma, di Luigi, nata nel 1908, e della piccola Silvana, nata nel 1937. In un documento si fa riferimento ad altri due figli, di cui però non viene riportato il nome. La famiglia giunge a Urbania da Mercatino Conca nel maggio ’42. (Archivio comune Urbania)
  4. Demetrio di Demetrio, di Basilio, nato nel 1893 a Trieste, medico, coniugato, giunge nel comune nel maggio ’42 da Saltara. Stretti i rapporti con gli altri internati, anche ebrei. (Archivio comune Urbania)
  5. Foster Martin Fred, di Charles e Beak Eva, nato il 10/06/1898 a Jersey City, americano, ingegnere. Nel ’41 è internato nel parmense nel campo di concentramento di Montechiarugolo, e trasferito l’anno seguente in Provincia di Pesaro. Passa per Mondavio, Urbania e Cagli dove nel ’44 è ancora presente con la moglie Maria Irene. Maria Irene Singer, di Victor, americana, è nata a New York il 2/07/1909. (Invis, A2, Archivio comune Urbania)
  6. Gasperin (Gasparini) Carlo, di Carlo, da Udine, nato in Germania il 17/04/1907, muratore. Internato prima a Macerata Feltria dalla quale è trasferito ad agosto ’42. (Car, Archivio comune Urbania)
  7. Giacalone Antonio, di Diego e Susanna Lofata, nato a Malta il 1/01/1890, nazionalità inglese, coniugato. Internato a settembre ’40 nel parmense proveniente dal campo di concentramento di Campagna (Sa). Trasferito nel marzo ’41 in quello di Civitella della Chiana. Destinato alla provincia di Pesaro, vive un periodo a Pennabilli. Ne viene allontanato per la sua amicizia con l’internata ebrea Irma Olschowski. Giunge a  Urbania nel gennaio ’42 e a luglio è trasferito a Piandimeleto. (Invis, Archivio comune Urbania)
  8. Giarratana (Giarratano) Giovanni, di Salvatore e Marelli Concetta, inglese di Malta. Con lui la moglie Angela Comisi, di Pasquale,  e i sei figli,  Salvatore, Pasquale, Giuseppe, Concetta, Vincenzo, Antonio Mario, tutti inglesi. Vengono dalla provincia di Parma nell’ottobre ’42 e restano a Urbania fino al 5 luglio ’43.  Poi sono trasferiti a Sant’Agata Feltria. (A1, Archivio comune Urbania)
  9. Grasso Domenico, di Filippo, nato l’8/02/1890 a Catania, coniugato. Giunge nel dicembre ’41 da Lauro e parte per Catania l’anno seguente. (Archivio comune Urbania)
  10. Guasti Anna, di Guglielmo, nata a Pessina (Cremonese), nubile, giunge a Urbania nell’ottobre ’42 dalla sua città. E’ sussidiata. (Archivio comune Urbania)
  11. Oulton Donal Eric, di William e Stawe Emilia, nato a Gateacre il 12/’9/1888. Internato in precedenza in provincia di Parma, è a Sassocorvaro nella primavera/estate ’42 e nel ’43 a Urbania, dove risulta sussidiato anche a settembre. Riceve aiuti dalla Legazione svizzera. E’ ricordato per le sue abilità pittoriche. (Invis; A2, Archivio comune Urbania)
  12. Sommadossi Mario, di Dante e Pierina Leonardi, nato il 24/08/1913 a Riva del Garda, Trento, coniugato. Era un albergatore. Giunge a Urbania da Pennabilli nel maggio ’43, è sussidiato e  riceve aiuti anche dalla Legazione svizzera. Vive un periodo di internamento anche a Fermignano. (A1, Archivio comune Urbania)
  13. Szenwic Clara Angelica di Felice e Emilia Fainkind, nata a Varsavia il 12/11/1913, dottoressa polacca, coniugata, è a Urbania dal 21/12/’42 proveniente da S. Angelo in Vado. Nel maggio ’43 è ancora presente a Urbania. (A2, Archivio Urbania)
  14. Zavadral (Zavadlal) Albino, di Francesco e Rosalia Zerfogli, nato a Voiscizza (Gorizia) l’1/05/1910, bracciante, celibe. La nazionalità indicata è a volte italiana, altre volte slovena.  Giunge da Pisticci nel febbraio ’43. (A1, Car, Archivio comune Urbania)

 

  • Un gruppo composto da 15 internati albanesi giunge il 22 gennaio 1941. Riportiamo la lista (inevitabili gli errori di grafia) con le note della polizia. Diversi di loro provengono dalla zona di Argirocastro, Albania. Due di essi muoiono in internamento – Nini Nicola e Skender Banusho – gli altri se ne vanno prevalentemente nel corso dell’estate stessa, gli ultimi due, Loli in Narizzu Evangeli  e Kara Elenj, a gennaio ’42. Dalip Hundret è trasferito a Fermignano. La questura ricerca i congiunti degli internati, anche bambini.
  1. Loli in Narizzu Evangeli.
  2. Baschura Vanthia, di Jani (parla italiano). Padre defunto.
  3. Baschura Sofia, di Jani, (parla italiano). Padre defunto.
  4. Cavu Katerina in Baschura , vedova. Si ricerca suo figlio Costantino di Jani, di anni 16, nato a Jorguzak (Argirocastro).
  5. Ninj Marta in Kosma,  di Nicola. Si ricerca Giorgio Kosma di anni 26, marito di Marta e padre di Thoma.
  6. Kosma Thoma, di Giorgio.
  7. Nini Nicola, di Attanasio (deceduto il 1°/5/’41). Padre defunto.
  8. Rizu Janula, di Costa. Padre defunto.
  9. Rizu (Rigu) Vasilo Marj, di Costa. Padre defunto. Si ricerca il figlio Thoma  Marj,  di anni 12, nato a Katavia (Argirocastro).
  10. Kara Elenj in Curemen, di Atanasio. Padre defunto. Si ricercano i figli Dimitri di anni 18 e Pamajoti di anni 16, figli di Costantino, nati a Bulerati (Argirocastro).
  11. Kopsi in Ciamati Kostanda, di Spiro. Padre defunto.
  12. Dalip Hundret, di Habaz (per Fermignano).
  13. Skender Banusho, di Sejat (parla italiano). Deceduto il 27/6/’41.
  14. Sefer Mahmut, di Qamil, parla italiano. (Libretto postale di £ XXXX). Padre defunto.
  15. Sefer Vait, di Qamil. Padre defunto.
  •