Scheda

Funaro Ida



Famigliari compresenti: figlio
Coniugato/a con: Bueno Giuseppe
In Italia a: Livorno
Percorso di internamento: Sant'Angelo in Vado (PS) dal 7 luglio al 19 agosto '40.
Ultima località o campo rinvenuti: Sant'Angelo in Vado (PS)
Deportato: no
Ucciso in Italia: no
Dopo la fuga e/o la liberazione a: /
Fonti: ASP; Car; ASCSAINV; ETso; LDM; ASCLI.
Presente fasc. in ASP:
Profilo biografico:

Era venditrice ambulante di merceria e chincaglierie come i due figli, entrambi internati in Provincia di Pesaro. Con Ida c’è il figlio Sirio Renzo Bueno. Il figlio Mario sarà nel pesarese in un momento diverso in quanto destinato inizialmente alla Provincia di Avellino. 

Nel giugno '40 Ida viene segnalata dal Prefetto di Livorno come pericolosa "nell'eccezionale momento". Le è stato sospeso il permesso di esercitare il commercio ambulante, unico mezzo di sussistenza. Stessa motivazione per i due figli e per diversi concittadini ebrei dediti al commercio ambulante.

Dopo poco più di un mese dal suo arrivo a Sant'Angelo in Vado, la figlia Silla Bueno intercede da Livorno per la liberazione della madre e ne ottiene il proscioglimento. 

Come sappiamo dal Libro della memoria e da Ebrei in Toscana, citati nelle fonti pubblicate, Ida Funaro conterà nella cerchia famigliare un numero di perdite insopportabile, a partire dai figli Sirio-Renzo e Silla, per proseguire con i nipoti Dino e Renzo e altri congiunti.

Per Sirio Renzo si rimanda alla sua scheda. 

Mario perde la moglie Dina Bona Attal, il figlio Dino, il suocero Davide e la cognata Ada Attal con il figlioletto di dieci anni, Benito.

Silla, nata l’11/1/1903 a Livorno, viene arrestata da italiani a Marlia di Lucca l’8 dicembre ’43 con marito e figli. Detenuti nel campo di Bagni, poi nelle carceri di Firenze e di Milano, sono deportati ad Auschwitz il 30 gennaio ’44. Tutti i componenti della famiglia sono nati a Livorno. Si tratta del marito Oreste Abenaim, nato il 4/7/1897 e dei figli Renzo, nato il 14/8/1915, e Mario, nato il 24/8/1927, l'unico dei quattro a sopravvivere. 

Due fratelli di Oreste Abenaim, Ottorino e Mario, vengono deportati e uccisi come il cugino Giuseppe Brogi. 

Ida Funaro muore a Livorno il 9 ottobre 1969.