Scheda

Musikmann (Musigmann) Herta



Famigliari compresenti: marito e figlio
Coniugato/a con: Helmann Ralph
In Italia a: Trieste
In Italia da: Danzica, Polonia
Percorso di internamento: Castiglion Messer Marino (CH), da giugno '41 a gennaio ‘42; Borgopace (PS) per pochi giorni alla fine di gennaio ‘42; Urbania (PS) dall’1/2/'42; presente ancora a maggio e in seguito, presumibilmente come per il marito che dopo il carcere resta internato fino al 15 settembre '44.
Ultima località o campo rinvenuti: Urbania (PS)
Deportato: no
Ucciso in Italia: no
Dopo la fuga e/o la liberazione a: Roma
Fonti:

ASP; ASCU; ASCU2.


Presente fasc. in ASP: no
Profilo biografico:

Presso l’Archivio di Stato di Pesaro su di lei non c’è fascicolo. Per i suoi dati si veda quello del marito Ralph Helman. 

Munita di passaporto rilasciatole nell'agosto '39 a Danzica, entra in Italia da questa stessa città il 23 marzo del '40 con il figlio Michele, nato nel dicembre ‘38. Si ferma a Trieste dove il coniuge l’ha preceduta di qualche mese. Ben presto lui viene internato in Provincia di Chieti e solo l’anno seguente - giugno '41 - Herta è autorizzata a raggiungerlo a Castiglion Messer Marino. Deve farlo a proprie spese, eppure le condizioni economiche della famiglia saranno definite "misere" dalle autorità pesaresi in occasione dell'arrivo in provincia.

In una lista di internati nel comune di Urbania le si attribuisce la religione evangelica e quanto alla razza si afferma che è ariana ma con un punto interrogativo. Esattamente come per il figlio, il quale senz’altro alla sua tenera età non se ne preoccupa. Sia lei che il bambino compaiono nell'elenco degli internati che non possono ricevere o spedire direttamente la corrispondenza: siamo nel maggio del '42 e il piccolo non arriva ai quattro anni.

L'anno seguente - marzo '43 - Herta vuole inviare un pacco a Danzica dove vive sua sorella Anna coniugata Rahmel, e forse non immagina che ci vorranno due mesi per far arrivare da Roma - Ministero per gli scambi e per le valute - il modulo prescritto per la spedizione di valori superiori alle cento lire. Questa la merce: qualche abito usato per bambino, quattro scatole di biscotti, una di "condimento", un chilo di arance e due etti di fichi. 

ll 3 dicembre '43 il marito viene arrestato e resta incarcerato fino al 7 gennaio '44 quando, giudicato non idoneo al campo di concentramento per ragioni di salute, è di nuovo internato a Urbania per restarvi fino al 15 settembre '44. Si presume che Herta resti nella stessa sede con lui e con il figlio. Non sappiamo se sia stata incarcerata anche lei. 

Alla fine di novembre '44 la famiglia è a Roma.