Scheda

Pavoncello Cesare



Didascalia:

Dalla scheda segnaletica della Questura di Pesaro del gennaio '41.

Famigliari compresenti: /
Coniugato/a con: coniugato
In Italia a: Roma
Percorso di internamento: C. di c. di Gioia del Colle (BA) dal 3/10 al 22/12/'40; Sassocorvaro (PS) dal 3/1 al 3/9/'41; Macerata Feltria (PS) dal 3/9/'41 al 7/3/'42, data della revoca per "atto di clemenza del Duce".
Ultima località o campo rinvenuti: Macerata Feltria (PS)
Deportato: no
Ucciso in Italia: no
Dopo la fuga e/o la liberazione a: /
Fonti: ASP; EMF; ASCMF; ASCS; Car; Ter.
Presente fasc. in ASP:
Profilo biografico:

Era commerciante e viveva a Roma. Nel settembre '40 viene segnalato dalla questura della capitale con le seguenti parole: "Ebreo, critica la politica razziale del regime". Cesare soleva dire inoltre che benché fosse stato tolto il lavoro agli ebrei, essi dovevano pagare ugualmente le tasse. Per questi rilievi viene ristretto nel campo di concentramento di Gioia del Colle in Provincia di Bari, a partire da ottobre '40. Di qui è trasferito in Provincia di Pesaro, prima a Sassocorvaro, poi a Macerata Feltria. 

Alcuni abitanti di questo secondo comune lo ricordano come persona facoltosa e qualcuno dice che tornò nel comune anche dopo la revoca. Durante il passaggio del fronte si rifugiò in una località limitrofa, Pietrarubbia. Con lui c'era la moglie che in quel frangente diede alla luce un figlio. Le testimonianze sono contenute nel volume Ebrei a Macerata Feltria.