Scheda

Rabà Alfredo Leone



Famigliari compresenti: sorella
Coniugato/a con: Ada Cava
In Italia a: Livorno
Percorso di internamento: Sant'Angelo in Vado (PS) dal 7 luglio al 17 agosto '40.
Ultima località o campo rinvenuti: Sant'Angelo in Vado (PS)
Deportato: no
Ucciso in Italia: no
Dopo la fuga e/o la liberazione a: Livorno
Fonti: ASP; Car; ASCSAINV; ASCLI; Com.ELI; ETos.
Presente fasc. in ASP:
Profilo biografico:

Era venditore ambulante. Nel giugno '40 è segnalato dal Prefetto di Livorno quale "Ebreo, pericoloso nelle attuali contingenze". Per tale motivo viene allontanato dalla città come accade ad altri ambulanti suoi concittadini e correligionari. Sulla vicenda si veda Bueno Sirio.

Assieme ad Alfredo è internata anche la sorella Ester.

La pena sembra avere solo un valore intimidatorio, oppure prevalgono ragioni famigliari perché dura un tempo brevissimo, dopodiché Alfredo Leone viene prosciolto. 

Troviamo ulteriori notizie sulla famiglia nel volume Ebrei in Toscana, citato nelle fonti  pubblicate. Vi si dice fra l'altro che il commercio ambulante viene portato avanti dalla moglie di Alfredo, Ada, con la quale egli si era sposato nel '19. Ed è lei a fare testimonianza sui fatti successivi.

Il 1° febbraio '44 i loro figli nati entrambi a Livorno, Ivo il 9 maggio 1919, e Vasco il 10 aprile 1923, vengono arrestati dalle forze dell'ordine. I due ragazzi erano sfollati a Casoli di Camaiore (LU) e qui sono consegnati alle SS e internati nel campo di Colle di Compito, poi incarcerati a Lucca.

La madre cerca invano di ottenerne la liberazione rivolgendosi al commissario di Camaiore, dopodiché "sotto falso nome e facendosi passare per inserviente ariana" riesce "a seguirli e ad assisterli per tre mesi", fino al trasferimento dei reclusi a Firenze. Nel capoluogo toscano i due giovani conoscono nuovamente il carcere finché il 24 maggio '44 partono alla volta di Fossoli. Durante il tragitto tentano la fuga ma vengono scoperti.

Il 26 giugno seguente sono deportati da Fossoli ad Auschwitz. Muoiono entrambi in luogo ignoto dopo il gennaio del 45. 

I genitori periranno entrambi a Livorno, il padre Alfredo Leone nel 1984, la madre Ada nel 1992.