Scheda

Wilczec Miroslav



Famigliari compresenti: madre
Coniugato/a con: celibe
In Italia a: Sussak (Fiume, ora Croazia)
In Italia da: Zagabria, Jugoslavia
Percorso di internamento: Pennabilli (PS) dal 4 marzo '42 all'inizio del '43 quando è trasferito nel territorio di Treviso, poi in quello di Sondrio (Aprica). Fuga il 28 ottobre '43.
Ultima località o campo rinvenuti: Treviso
Deportato: no
Ucciso in Italia: no
Dopo la fuga e/o la liberazione a: Ginevra
Fonti: ASP2; A2-b.43; ASFiume.
Presente fasc. in ASP: no
Profilo biografico:

Presso l’Archivio di Stato di Pesaro su di lui non c'è fascicolo, per i suoi dati e per il periodo che precede l’internamento si veda quello della madre Zora Bijelic.

Era un giovane studente. Nel novembre '42 risulta in elenco con la madre nel censimento degli ebrei a Pennabilli (PS); con loro, gli internati G. Aboaf, A. Ball, M. Linser e il coniuge K. Schwarz e M. L. Ryza.

Zora Bijelic si attiva in ogni modo per essere trasferita al Nord con il figlio e avvicinarsi così al marito militare, prigioniero di guerra nel campo di concentramento di Vestone, Brescia, e riesce nel suo scopo. Nel territorio di Treviso e poi di Sondrio (Aprica), dove vengono inviati, sono registrati diversi tentativi di fuga da parte di madre e figlio, come sappiamo anche da un telegramma di ricerche partito dalla Questura di Treviso per Fiume. Vi si dice che gli ebrei stranieri Bijlo Zora di Colomanno e il figlio Miro si sono allontanati arbitrariamente dalla località di internamento; il Questore di Treviso dispone che prima di inviarli nel comune siano accompagnati nel suo ufficio.

Ben presto i due riusciranno a effettuare l’espatrio in Svizzera, avvenuto il 28 ottobre ’43. A tale proposito si veda quanto detto per la madre.

Le sorelle Anna e Ruth Ryza, durante il periodo di internamento del loro padre a Pennabilli, hanno conosciuto Miroslav e Zora e ricordano che il giovane si stabilì a Ginevra. Dopo la guerra restarono a lungo in contatto con lui che lavorava in un organismo internazionale. Su questo punto si può vedere la testimonianza delle sorelle Ryza in Con foglio di via, citato nelle fonti  pubblicate.